Cambia anche l’odore del calcio. Vi sono buoni rapporti invece con la tifoseria del Napoli, se non un vero e proprio gemellaggio per via anche delle ragioni storiche che legano le due città. Quella del Perugia, per esempio, che venne indossata da gloriosi atleti a inizio secolo, poi da Serlupini, da Montenovo, da Azzali, da Castagner, da Novellino, da Bagni, da Vannini. La Moroseta originariamente è una razza leggera più piccola delle razze leggere standard (ed in tal senso potrebbe essere considerata una semi-nana) ed e poi stata “miniaturizzata” arrivando così ad ottenere l’odierna vera e propria razza nana. È tutto un problema di ipotesi e retropensieri, perché «Tizio tifa per la tal squadra, me l’ ha detto mio cugino, e quindi non è obiettivo», come se la personalissima fede di ognuno fosse la discriminate tra professionalità e non-professionalità. Le due strutture a volte si uniscono per formare una colonna. Le «coppie» in generale devono risultare competenti e saper trasmettere emozioni e l’ altra sera, quei due lì, eccome se sono riusciti a fare l’ una e l’ altra cosa. Alla fine della stagione lasciarono il Cosenza due bandiere del club: Luigi Marulla e Luigi De Rosa. Sono disponibili in un’ampia gamma di colori, che vanno dal classico grigio e blu marino, a tonalità più luminose come l’arancione, il verde e il rosa.

I tifosi delle squadre nazionali sono attori coinvolti in una specie di carnevale patriottico, e indossano difatti i costumi degli stereotipi nazionali: i tifosi inglesi si sono presentati come cavalieri medievali, gli olandesi con i tipici zoccoli, seconda maglia lazio gli spagnoli travestiti da toreador. Umbria, tra gli altri, l’esperto Giuseppe Dossena e il bomber delle serie minori Giovanni Cornacchini, chiuse terzo sfiorando la promozione in Serie B, poi ottenuta l’anno successivo al termine di uno spareggio contro l’Acireale a Foggia, vinto 2-1 dalla formazione umbra; una gioia effimera poiché, appena il giorno dopo, per Gaucci scoppiò lo scandalo di un «regalo» sotto forma di cavallo alla famiglia di un arbitro compiacente, cosa che portò la CAF a negare la serie cadetta ai grifoni in favore dei siciliani, tuta borussia dortmund 2025 squalificando il numero uno biancorosso per tre anni. L’Inter è stata più squadra di una squadra che negli ultimi anni non è mai andata sotto il terzo posto in un campionato come quello della Premier League.

Nelle rare vittorie dell’Inghilterra, negli ultimi anni, il successo viene ascritto al «tipico» spirito combattivo degli inglesi, abbinato al loro immancabile «fair play». La filosofia del «calcio totale», ovvero assicurarsi il possesso di palla con passaggi rapidi e ravvicinati, per poi scattare fulminei sia in difesa che in attacco, trae origine dal gioco praticato dall’Ajax di Amsterdam negli ultimi anni Sessanta. Con la sponsorizzazione tecnica dell’azienda Ennerre, durata per solo tre incontri nel 1985, l’Italia non scese mai in campo con una seconda divisa, indossando quindi sempre la versione casalinga. Attraverso le sfide a cui ha assistito in prima persona, i ricordi di un’infanzia trasognata e gli incontri con fuoriclasse come Carlo Ancelotti, i fratelli Abbagnale e Diego Armando Maradona, Riccardo Cucchi ci sintonizza su un’epoca e un calcio che sono parte di noi. Riccardo Trevisani e Daniele Adani sono stati protagonisti nei minuti finali di Inter-Tottenham con una telecronaca ricca di pathos.

Questa sezione ti può interessare solo se intendi importare negli Stati Uniti anziché in Europa. La fantastica prestazione della Spagna di oggi non viene ovviamente dalla corrida, ma dalla squadra del Barcellona costruita da Johan Cruyff negli anni Settanta e Ottanta. Fino al 2010 questo rimase il migliore risultato della Spagna al mondiale. La differenza tra la Spagna e gli altri è che gli spagnoli ci riescono meglio di tutti. Gli italiani hanno abbandonato la vecchia tattica difensiva e persino i tedeschi oggi si passano la palla con intuito e immaginazione. L’Occhio del Ciclope che distribuisce vantaggi e svantaggi, oggi la Lazio, domani la Juve, il Napoli o la Roma. E poi: «Mortacci» esplode Claudio che fa il portiere, «ora te giro su WhatsApp le foto dei muri che a Roma so’ tutti romanisti». Tra le varie versioni presentate in quelle annate, a prevalere fu quella a tre strisce, utilizzata anche per il campionato 1982-1983, ma con qualche modifica, come quella dei calzettoni che divennero neri. A lungo andare le squadre giocheranno nelle loro migliori categorie per competere al meglio, senza dimenticare che continueranno ad esistere le promozioni e le retrocessioni come in tutti i campionati.

By Vanesa