Nike, adidas o PUMA tornano a sostenere il mondo del calcio come sponsor ufficiale delle principali squadre europee. La nazionale bielorussa si riconosce nei simboli nazionali: sul petto delle divise generalmente non compare alcun simbolo federale, ma lo stemma della repubblica. Il secondo ordine è arricchito da un finestrone centrale su cui è posizionato lo stemma cittadino. Per quanto concerne il simbolo apposto sulle casacche, in un primo tempo compariva il logo della federcalcio georgiana, che è stato poi sostituito da una versione semplificata dello stemma nazionale, con l’effigie di san Giorgio (patrono del Paese) che sconfigge il drago. Paolo Rossi, capocannoniere del torneo, fu protagonista nelle vittorie contro Argentina, Brasile, Polonia e infine Germania Ovest, battuta in finale per 3-1. La notte di Madrid il canto del cigno per quella generazione azzurra, poiché nel quadriennio seguente l’Italia mancò dapprima la qualificazione al campionato d’Europa 1984 e poi non seppe difendere il titolo al campionato del mondo 1986 in Messico, venendo eliminata agli ottavi dalla Francia di Michel Platini; questa sconfitta sancì la fine del ciclo Bearzot. Non solo, ma l’anno seguente furono introdotti i nuovi modelli da 2 e 3 tonnellate, rispettivamente equipaggiati con motori da 3,5 e 4,1 litri e con potenze massime di 37,5 e 35 CV (quello di maggior cilindrata aveva una potenza inferiore, presumibilmente per sfruttarne la coppia motrice a bassi regimi).
2002-03 – 16º nel girone H della Serie D, perde il play-out contro il Calcio Potenza. 1982-83 – 1º nel girone B della Promozione pugliese. 1948-49 – 2º nel girone B della Prima Divisione Pugliese. 2004-05 – 3º nel girone unico dell’Eccellenza Puglia. 1987-88 – 1º nel girone B della Promozione pugliese. Nella successiva UEFA Nations League 2020-2021 la squadra si piazzò terza nel girone di Lega C vinto dall’Armenia, con una sola vittoria e quattro pareggi in sei gare. 1967-68 – 6º nel girone B della Prima Categoria Pugliese. Nella UEFA Nations League 2020-2021 l’Islanda subisce ben 6 sconfitte in 6 partite, piazzandosi ultima nel girone vinto agevolmente dal Belgio, segnando solo 3 gol e subendone 17 (peggiore difesa della competizione). Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell’agosto 1993, il miglior piazzamento della Bielorussia è il 36º posto raggiunto nel febbraio 2011, mentre il peggiore è il 142º posto del marzo 1994. Occupa l’89º posto della graduatoria. Fino al 1991 la Bielorussia non aveva una propria nazionale in quanto lo stato bielorusso era inglobato nell’Unione Sovietica. I primi quattro allenatori furono alla guida della Nazionale per una sola partita.
Il campionato 2006-2007 cominciò con tre vittorie consecutive, a cui seguirono quattro pareggi e due sconfitte. Alla prima stagione in D, l’Ostuni termina il campionato a metà classifica. Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica venne creata la CSI, che rappresentava l’omonima confederazione, di cui la Georgia fece parte fino al 2008. Tale nazionale partecipò solo al Campionato europeo di calcio 1992; tuttavia la Georgia non entrò nella CSI prima del 1993, quindi la nazionale sopra citata non rappresentò la Georgia al Campionato europeo di calcio 1992. Dopo Euro 92 ogni nazione che aderiva alla CSI creò la propria nazionale. Dal 1994 al 1998 la Georgia poté puntare su vari giocatori di valore quasi tutti provenienti dalle giovanili della Dinamo Tbilisi, come Giorgi Kinkladze, Temuri Ketsbaia, Giorgi Demet’radze ed i fratelli Archil e Shota Arveladze. La nazionale bielorussa non esisteva prima del 1990, dato che i giocatori bielorussi giocavano nell’Unione Sovietica. Squadre come il Barcellona dimostrano che i passaggi corti e precisi sono efficaci tanto quanto i lanci lunghi, quindi unisciti ad altri due giocatori e disponiti in un triangolo. Col passare del tempo sono entrate in uso quali tinte complementari anche il bianco ed il rosso, così da richiamare i colori della bandiera nazionale.
Ciò anche in virtù dello stretto legame tra il Rione di Trastevere e la terra corsa. Solamente, vedendomi arrossiva. La madre provò a canzonarci insieme; risposi un cosí secco «Ci manca anche questa» che le cadde la voglia, e l’Elvira impietrí come una vedova in lutto. È impossibile negarlo: Madre Antonietta è una gran donna. In questo periodo la squadra fu interessata da un ricambio generazionale, con l’inserimento nella nazionale maggiore di svariati calciatori dell’Under-21 che si era qualificata per il campionato europeo di categoria del 2004. Sulla panchina bielorussa si avvicendarono i CT Anatolij Bajdačnyj, Juri Puntus e Bernd Stange e la nazionale migliorò il suo gioco offensivo, tanto che dalle qualificazioni al campionato del mondo 2006 in poi segnò più gol (in totale e in media) di quanti segnati in precedenza nelle campagne di qualificazione a europei e mondiali. Dalle qualificazioni al campionato europeo di calcio 2004 come divisa casalinga furono adottati maglia rossa e calzoncini verdi, relegando il bianco all’abbigliamento per gare in trasferta.
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