L’AC Milan ha anche svelato le sue 3 nuove maglie da calcio per questa stagione 2019/20. Equipaggiato dal marchio Puma, il club rossonero ha una maglia da casa riconoscibile in tutto il mondo con le sue tradizionali strisce rosse e nere. La maglia home del Barcellona è un omaggio alla divisa utilizzata durante la stagione 1991/1992. Le strisce blaugrana verticali sono larghe, come vuole la tradizione, ed al loro interno si può notare una texture tono su tono che richiama proprio la maglia della storica stagione in cui i catalani vinsero non solo la Liga, ma anche la Coppa dei campioni a Wembley. Con questo sponsor i Gunners portarono a casa 3 campionati, 5 coppe nazionali e l’unico trofeo internazionale (oltre alla Coppa delle Fiere) della loro storia: la Coppa delle Coppe nel 1994. A noi di storie di Premier piace molto la maglia della stagione 1996/97, la terza con Nike come fornitore e la prima della lunga epopea di Wenger, rimasto al nord di Londra per ben 22 anni. Viola (colore ufficiale della città di Kyoto) con accenti neri e rossi la prima maglia, bianca con accenti viola la seconda.
Tutte le nostre cornici per maglie da calcio sono dotate di pannello protettivo in plexyglass per proteggere la maglia e preservarne l’aspetto nel tempo, Pannello in cartone per il fissaggio della maglia, pannello in mdf di chiusura. Au revoir. Se pensi al Manchester United negli anni ’90, stai pensando a King Eric che si tira sù il colletto della maglia. Il colletto a V era rigido e alto, bianco con gli stessi bordini oro e neri. Per questo e anche perché non ho mai amato le partite di calcio a 5/7 con gli amici non ho praticamente maglie da calcio. La maglia che più mi piace indossare durante il calciotto settimanale, quindi ora nella mezzora di ginnastica giornaliera, è quella del Giappone annata 2016. L’ho comprata proprio in Giappone assieme ai pantaloncini, nonostante il costo delle maglie lì sia quasi proibitivo (si parte da oltre i 100 euro), giustificando la spesa in quanto unico souvenir acquistato durante quel viaggio e risparmiando non aggiungendo il nome Kagawa e il numero 10 come avrei voluto, scelta di cui ora mi pento perché ci starebbe benissimo.
È la prima maglia del Messico per la Copa America del 2015, utilizzata poi anche per parte del 2016. Il Messico ha avuto come prima divisa una maglia a base verde ininterrottamente dal 1958, ma per questa occasione Adidas scelse di rompere la tradizione puntando su una base nera spezzata solo da un pattern grigio scuro sulla parte frontale, il tutto completato da un verde elettrico per le classiche strisce e per i loghi di Adidas e della Federazione Messicana, oltre che per i numeri e i nomi dietro, e dai colori della bandiera messicana sull’orlo inferiore. A questo scopo la maglia presenta strisce verticali in due tonalità di verde, quella attuale e quella che vestiva il Kawasaki Verdy. Oltretutto, in uno dei miei traslochi, ho perduto uno dei miei pezzi più pregiati, una divisa a strisce orizzontali bianco-verdi, acquistata al Celtic Park di Glasgow in occasione di un Celtic-Milan di Champions League.
Il kit da trasferta è una classica maglia a bande orizzontali blu navy e azzurre, con colletto e bordomanica rossi. Se invece degli animali ti piacciono le bandiere minimali, questa maglia ha anche quella sopra lo stemma, come a voler accontentare tutti. Una variante che renderebbe la maglia ancora più bella a mio gusto: personalmente i riferimenti agli animali sono su un gradino sopra a quelli sul paesaggio, anzi trovo che ogni nazionale dovrebbe avere il proprio animale simbolo sullo stemma, invece che quelli creati con noiosi assortimenti di palloni, lettere e bandiere. Nonostante, a mio parere, la divisa del Celtic concorra ogni anno al premio di maglia più bella del mondo insieme a quella della Sampdoria, la mia maglia preferita è un’altra. Leggenda del club è Jared Borgetti, autore di quasi 200 gol con la maglia dei Guerreros. Avevo pronosticato un gol di Morata e acquistai quella. Avrei preferito parlare del torneo di calcetto del liceo, di gol in finale e di sfrenata adolescenza, purtroppo quella gloriosa maglia Legea, bianca con la banda diagonale oroblù è rimasta a Matera e comunque mi va stretta. STAGIONE 1995/96. Un’annata speciale per Del Piero, 44 presenze e 13 gol che lo confermano come uno dei talenti più entusiasmanti del nostro calcio.