Esiste un codice delle maglie da calcio condiviso da tutti gli appassionati. Quindi non ho avuto nemmeno lo stimolo di acquistare maglie da calcio per sfoggiarle nelle partite con gli amici. Da quando ho smesso di giocare a livello agonistico gioco generalmente una volta l’anno in piena estate, con i vecchi amici che ritornano a Palermo da altre parti d’Italia per le vacanze. Per la prima volta nella storia della Nazionale, la divisa viene affidata ad un brand italiano. Volendo soltanto restare in Italia, brand come Macron, Errea, Givova, Legea e tutte le altre posseggono tutti un sito web (e diversi store fisici in tutto lo stivale) dove acquistare in completa sicurezza. I nerazzurri dell’Inter, invece, in passato hanno dato grande sfoggio di fantasia: l’anno scorso hanno addirittura esibito una quarta maglia (di solito i kit di gioco sono tre) che mischiava pezzi di vecchie tenute da gioco, mentre il 17 marzo 2020 scesero in campo per il derby con una special edition jersey per festeggiare i 20 anni di partnership con Nike, con cinque diversi design sul fronte e sul retro della maglia mischiati tra loro ispirandosi alle dieci più celebri maglie da calcio da casa (quelle nerazzurre solitamente utilizzate a San Siro) degli ultimi anni.
Comunque sia, è doveroso citare anche le divise adidas di Schalke 04 (away) e Fulham (home), che ebbero lo stesso template per le loro jersey nella stagione 2013/2014: quella dello Schalke era bianca con uno stretto scaglione blu navy attorno al colletto, mentre in quella degli inglesi lo stesso scaglione era nero. Purtroppo, entrambe le divise sono state condannate alla mediocrità per via del completo che l’Albiceleste ha scelto per le sue trasferte. Una maglia bellissima, fresca e leggera come buona parte delle divise contemporanee, che sarebbe stato un peccato prendere senza nomi dietro. Appartengo a una generazione per la quale le maglie da calcio non erano parte integrante dello streetwear. Se parliamo di anonimato qui abbiamo trovato i capi indiscussi, con questa maglia del Galles al Mondiale 2022. Per una nazionale che manca dal 1958 forse si poteva fare qualche sforzo maggiore oltre a stampare sulla schiena il famoso motto «Gorau Chwarae Cyd Chwarae», incomprensibile come il loro accento. Gli anni ’70 videro i catalani conquistare un solo titolo ma è evidente che la maglia indossata da Cruyff rappresenti un riferimento unico e di sicuro effetto, andando ad affiancarsi alle maglie più vincenti del Barcellona di Messi.
La maglia del 4-1 all’Italia del Brasile nella finale del Mondiale messicano del 1970. Via via tutti gli altri, con un’altra Nazionale ad occupare il quarto posto: è l’Olanda del 1974, battuta nella finale Mondiale dalla Germania. Ma in questa quarantena sto indossando spesso la maglia dell’Atlético Nacional de Medellin campione della Libertadores 2016, vinta contro l’Independiente del Valle in finale. Tramite le viti in plastica l’assemblaggio è semplice e nel futuro si può sostituire la maglia se necessario. Invece a Milano mi sono portato quella di Nesta, che mi va molto comoda, e ogni tanto provo comunque a entrare in scivolata nel corridoio. Perché l’uso delle maglie calcio personalizzate è diffusissimo e la frequenza di esposizione le rende un veicolo molto efficace di lancio o di consolidamento del marchio collegato alla tua attività. Il blu si dice sia stato scelto perché rappresenta il mare, che unisce e circonda l’arcipelago giapponese. Il blu della divisa è il miglior blu possibile, e ha anche un colletto impeccabile e un piccolo emblema sul petto.
Ho contato le sfumature di blu e sono 11, il motivo penso si spieghi da solo. Il reso è gratuito ma le spese di spedizione del prodotto sono a tuo carico. Però era l’occasione di giocare a calcio, quindi ci sono tornato, stavolta con la maglia di Nesta, e non so per quale motivo il campo da calcio era occupato e si è giocato in un altro, grande quanto quello bello, che ha gli spalti e la targa che ricorda l’inaugurazione in presenza di Trapattoni, ma è abbandonato e l’erba arriva a coprire le caviglie. Con un motivo interessante e un’esclusiva colorazione viola, maglia lazio 2025 è una scelta un po’ hipster per chi ama essere un po’ diverso. Chi ha superato i trent’anni non può aver dimenticato Un’estate italiana di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, inno del mondiale italiano del 1990: il brano venne rispolverato in occasione di altri notti magiche, quelle tedesche del 2006 (anche se il leitmotiv per i tifosi azzurri fu il PoPoPoPoPoPoPo cantato sulle note di Seven Nation Army). Abbiamo unito i loro loghi e colori iconici con l’inconfondibile Swoosh Nike per creare uno stile unico, immediatamente riconoscibile.
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