Per molti appassionati di calcio, la Serie A è il campionato di calcio più tattico del mondo. Per le nostre maglie da calcio, garantiamo sempre il prezzi più basso ma senza rinunciare alla qualità! Tuttavia, dopo perduranti ricerche e petizioni dei giornalisti e delle autorità spezzine, il 22 gennaio 2002 la Federazione ha parzialmente accolto le istanze dello Spezia Calcio, assegnandogli un titolo sportivo onorifico (ufficiale, ma non equiparabile allo «scudetto») per la vittoria del campionato 1943-1944, con una menzione particolare allo spirito di sportività con cui gli atleti bianconeri affrontarono le difficoltà di un periodo storico in cui l’Italia era lacerata dalla guerra civile. Dopo il ritorno nella categoria superiore lo Spezia riesce a conquistare per due volte la salvezza, tornando a disputare campionati entusiasmanti che infiammano la tifoseria; da ricordare in quegli anni la sfida in Coppa Italia con il Napoli di Diego Armando Maradona. Lo Spezia, insomma, può fregiarsi della vittoria di un campionato a cui, tecnicamente, non ha mai partecipato, sebbene bisogna constatare che il 42º Corpo dei Vigili del Fuoco rilevò e schierò gli stessi giocatori del club ligure (oltre a calciatori provenienti da altre compagini), e quindi de facto i due sodalizi tendevano a coincidere.
Il risultato quindi fu di 0-2 a tavolino a loro favore e il Bologna decise di disertare la gara di ritorno in segno di protesta: il 42º Corpo dei Vigili del Fuoco si guadagnò così il diritto di giocare le finali. Il torneo venne diviso in gironi zonali, organizzati in tre fasi regionali le cui vincitrici avrebbero disputato le finali per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia. Nella stagione 1956-1957 lo Spezia ottiene un terzo posto in classifica che consente l’accesso alla «IV Serie I Serie», un campionato di Eccellenza Interregionale costituito su tre gironi, istituito in via eccezionale allo scopo di agevolare l’allargamento della Serie C da uno a tre gironi. Insieme all’attribuzione di questo titolo onorifico, è stata conferita allo Spezia la possibilità di apporre permanentemente sulle divise sociali un distintivo speciale in ricordo di quell’impresa. Continuò la sua attività antifascista anche all’estero e per questo, dopo essere rientrato sotto falso nome in Italia nel 1929, fu arrestato e condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato prima alla reclusione e successivamente al confino. Succede tuttavia un fatto inaspettato: il presidente Pietro Rossetto, viene arrestato e la società scivola in gravi difficoltà finanziarie fino addirittura ad arrivare al fallimento.
Nel 1960 continua la crisi in cui si trova il vertice societario già da un anno, vengono ceduti alcuni pezzi pregiati della squadra ma il «Picco» è ancora un terreno difficile da espugnare e lo Spezia riesce a classificarsi settimo nel campionato del 1960-1961. L’anno successivo la situazione della società si fa ancora più tragica, mancano addirittura i soldi per l’iscrizione al campionato; la Lega ammette ugualmente lo Spezia al torneo imponendo la nomina di un Commissario per il controllo della contabilità. Spezia è così primo in classifica. Al termine della stagione lo Spezia, capolista con 63 punti, stacca il Genoa, secondo in graduatoria, di ben sette lunghezze in classifica. Secondo i dati ISTAT la popolazione straniera residente al 31 dicembre 2016 era di 76 persone. Questo escamotage, non insolito per il periodo (per abbinamento, anche la Juventus si era trasformata in Cisitalia e il Torino in Torino FIAT), costituì uno stratagemma per sottrarre i calciatori agli obblighi del servizio militare. I veneti non erano più l’ottima squadra capace di conquistare il terzo posto nel campionato di due anni prima; il Torino, invece, era ancora il «Grande Torino», allenato da Vittorio Pozzo e campione d’Italia in carica, destinato a conquistare altri quattro scudetti al termine della guerra, prima della tragedia di Superga.
Il 1996-1997 è l’anno che vede un cambio in corsa sulla panchina della Lazio: dalla 19º giornata (il 2 febbraio 1997) è di nuovo Zoff a prendere la guida tecnica della squadra che con Zeman non si stava più esprimendo sui livelli delle due stagioni precedenti, trovandosi al dodicesimo posto. L’accordo venne presto raggiunto: nacque così un nuovo club, il Gruppo Sportivo 42º Corpo dei Vigili del Fuoco, il quale mantenne come allenatore Barbieri, rilevò tutti i calciatori dell’A.C. Nel 1979-1980 lo Spezia è terzo dietro a Prato e Rondinella, ma riesce a tornare nuovamente nella Serie C1 grazie alla penalizzazione inflitta alla Rondinella per illecito sportivo. Nel 1947-1948 il quarto posto in campionato consente allo Spezia di accedere alla Serie B a girone unico; nel 1948-1949 è invece necessario uno spareggio a Milano contro il Parma per riuscire a ottenere la salvezza. Nella stagione 2000-01 gli aquilotti partono bene e battono squadre blasonate come Pisa e Livorno, ma nell’arco del campionato arrivano alcune battute d’arresto e le corazzate Modena e Como (poi destinate a volare in Serie A) sono troppo forti per essere raggiunte. A poche giornate dalla fine la promozione sembra ormai cosa fatta, ma i risultati delle ultime partite e una rosa forse un po’ troppo ridotta costringono gli aquilotti a giocarsi tutto all’ultima giornata sul campo della Lucchese.
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