Ancora una volta però il problema potrebbe essere rappresentato dalle cifre: il Milan pretende almeno 70 milioni per il diciannovenne portiere titolare della squadra rossonera e della nazionale italiana; il Liverpool pretenderebbe di spenderne non più di 40. Una strategia, quella inglese, sapientemente messa in atto da Mino Raiola che dopo aver preteso per il suo giovane assistito uno stipendione da fuoriclasse assoluto da 6 milioni di euro netti l’anno, adesso vorrebbe farlo passare per un Karius qualsiasi, valutandolo poco più di 30 milioni. Pare proprio sia diventato il classe ’99 di Castellammare di Stabia, che oggi inaugurerà il nuovo corso della nazionale azzurra di Roberto Mancini con la maglia da titolare dell’Italia, l’obiettivo numero uno dei Reds. Il presidente De Laurentiis, come consuetudine, non si è fatto trovare impreparato ed è già in fase avanzata la trattativa per il nuovo centrocampista da regalare a Carlo Ancelotti. La sentenza di Nyon ai danni del Milan, specie in caso di esclusione dalle coppe, potrebbe dare un’accelerata alla trattativa ma una cosa è certa: l’affare non si farà alle condizioni di Raiola.

La finale di Champions League, segnata irrimediabilmente dagli errori grossolani ed imbarazzanti del portiere tedesco del Liverpool, potrebbe aver messo in moto una grossa trattativa di mercato. Con un mercato così attivo, qualora dovesse arrivare Silvestre l’Inter avrebbe già investito 37 milioni di euro, è necessaria almeno una cessione eccellente. Galliani fa “o gall ncop a munnez” solo ora che il cinese ha versato 500 milioni nelle casse del Milan, ma fino a poco fa piangeva miseria. È poi il turno di Asier Illarremendi, acquistato nell’estate del 2013 per circa 40 milioni di euro dalla Real Sociedad, che fa ritorno nella squadra basca, grazie alla formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 17 milioni di euro. Cosa dovrebbero dire i fans dei Reds dopo l’oscena performance di Loris Karius, portiere (si fa per dire) tedesco classe 1993, che ha regalato la Champions League al Real Madrid? Nel 2011, José Mourinho riporta il Real Madrid tra le prime quattro squadre in Europa raggiungendo la semifinale di Champions League in cui è eliminato dai rivali del Barcellona: l’ultima partecipazione alle semifinali risaliva al 2003, quando fu la Juventus a estromettere la squadra iberica.

La storia dell’Atlético Madrid è caratterizzata da continui cambi in seno alla panchina, in particolare durante la presidenza Gil, in cui si avvicendarono 31 allenatori in sedici anni. Ha sorriso, tanto, anche durante l’intervista che Alex Del Piero gli ha fatto per Sky (andata in onda lo scorso gennaio). Negli ultimi decenni invece, sono famose in tutto il mondo le interpretazioni di Martha Argerich (Argentina), Claudio Arrau (Cile), Alirio Díaz (Venezuela), Aldo Parrisot (Brasile-Stati Uniti), Rafael Puyana (Colombia), Daniel Barenboim (Argentina-Israele), Gustavo Dudamel (Venezuela), Rolando Villazón (Messico-Francia), Iride Martínez (Costa Rica), Juan Diego Florez (Peru), e tanti gli altri. E poi Mamma Francesca che invece, ogni giorno, lo accompagna con l’automobile a Trigoria. Poi ho le mie società, i miei hotel, le mie palestre, la mia linea con Nike. Per non parlare della mia reputazione, che è quella di una persona esemplare. E’ tempo, però, di aprire una nuova fase della mia vita, maglia real madrid 2025-2026 e per questo ho chiesto la cessione al club. Gli anni nel Real e a Madrid – scrive CR7 – sono stati i più felici della mia vita. «Questa storia sta interferendo in modo pesante nella mia vita – dice Ronaldo nell’intervista a France Football -. Ma le cose sono cambiate nel football e noi abbiamo ricevuto un’offerta magnifica, la più ricca nella storia del calcio inglese.

So chi sono e cosa ho fatto». MILANO – E pensare che tra i tifosi del Milan c’è stato chi ha avuto il coraggio di ripudiare Gianluigi Donnarumma per gli errori nella finale di Coppa Italia contro la Juventus, addirittura rifiutando la maglietta lanciata in curva dopo la trasferta di Bergamo con l’Atalanta. In Coppa della Regina la squadra è arrivata seconda dopo aver perso la finale contro il Barcellona. Carlo Ancelotti aveva dichiarato: «Il periodo di adattamento di Mbappé è finito.» Il giocatore francese ha confermato questa affermazione con un altro gol e un assist contro il FC Sevilla. Il miglior giocatore della sua generazione. La nuova generazione di centrocampisti uruguaiani vuole andare oltre ogni cliché. Di fronte all’accusa di stupro – che non è una polemica sportiva, a cui rispondere zittendo tutti con una prodezza sul campo – gli sponsor, sempre pronti a fuggire alle prime avvisaglie di uno scandalo, non lo abbandonano, l’uomo brand continua a fatturare cifre stratosferiche (ha linee di abbigliamento, di jeans, di scarpe, di abiti per bambino, di intimo, un profumo), arriva una nuova candidatura al Pallone d’oro (anche se le indiscrezioni, questa volta, lo danno fuori dal podio).

By Vanesa